In un provvedimento dell’11 aprile 2024, il Garante per la protezione dei dati personali ha irrogato una sanzione pecuniaria di 6.000 € nei confronti di un Libero Consorzio comunale. Il motivo? Nel caso di specie, l’Authority ha accertato il ritardo nella designazione del RPD (avvenuta dopo oltre tre anni e mezzo dall’entrata in vigore del Regolamento che, all’art. 37, par. 1); il ritardo nella comunicazione, nei propri riguardi, dei dati di contatto del RPD (avvenuta oltre un anno dopo la designazione); l’affidamento dell’incarico di RPD a un soggetto già titolare di altri incarichi di responsabile di più servizi amministrativi con il rischio di non adempiere ai compiti in maniera piena, effettiva e completamente autonoma.
Se si designa tardivamente un RPD?
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