Dopo che nel dicembre 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il Garante per la protezione dei dati personali avevano perfezionato specifiche linee guida in materia di conservazione delle password, tre giorni fa, sono state pubblicate le connesse FAQ. L’Autorità indipendente, comunque, sottolinea che tali misure si rivolgono a tutte le imprese e le amministrazioni che, in qualità di titolari o responsabili del trattamento, conservano sui propri sistemi le password dei propri utenti, le quali si riferiscono a un numero elevato di interessati (es. gestori dell’identità digitale SPID o CieID, gestori PEC, gestori di servizi di posta elettronica, banche, assicurazioni, operatori telefonici, strutture sanitarie, etc.), a soggetti che accedono a banche dati di particolare rilevanza o dimensioni (es. dipendenti di pubbliche amministrazioni), oppure a tipologie di utenti che abitualmente trattano dati sensibili o giudiziari (es. professionisti sanitari, avvocati, magistrati). L’obiettivo delle medesime, quindi, sarebbe quello di fornire raccomandazioni sulle funzioni crittografiche ritenute attualmente più sicure per la conservazione delle password, in modo da evitare che le credenziali di autenticazione (username e password) possano essere violate e intercettate da cybercriminali, per essere poi messe diffuse o utilizzate per furti di identità, richieste di riscatto ecc.


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